Il “MICRO – Museo dell’oggetto ritrovato” è una mostra permanente di oggetti ospitata nel Torrione delle Mura di San Giorgio di Verucchio, e rappresenta una riflessione profonda e unica sul legame tra l’uomo, gli oggetti e il fluire del tempo.
L’origine del progetto risale all’adolescenza del suo ideatore, Gabriele Geminiani, che inizia a recuperare i primi reperti dal fiume vicino a casa. Questi oggetti, accomunati dall’emarginazione e dalla sofferenza causata dall’usura e dagli agenti atmosferici, esercitano su di lui un fascino irresistibile, sintetizzabile nella “estetica della sofferenza”.
L’esposizione è il risultato di anni dedicati alla raccolta e alla conservazione di oggetti provenienti da varie fonti, inclusi i fondali del fiume Conca, i relitti delle tempeste invernali e i cosiddetti “non luoghi” come periferie urbane e stazioni ferroviarie. La vastità dell’accumulo include principalmente oggetti di plastica provenienti dalle coste del medio Adriatico e appartenenti a decenni passati, tra cui giocattoli, accendini, ciabattine da mare e contenitori di detersivo.
Una peculiarità del museo è la sezione dedicata all'”Editoria delle cose”, con libri realizzati tramite tecniche di stampa al torchio, apprezzati sia dai collezionisti d’arte che dai bibliofili. L’approccio del MICRO è interattivo, dinamico e collaborativo, coinvolgendo artisti, poeti, fotografi e altri creativi che interpretano la collezione con i loro diversi linguaggi artistici.
All’interno del museo, sono presenti la Galleria Sospesa, la Bacheca degli oggetti viaggiati e l’Ospedale dei Soldatini, tra gli altri spazi. La valenza ecologica del museo si manifesta attraverso impegni nell’educazione e nella divulgazione, con l’organizzazione di workshop, laboratori e mostre.
Il MICRO è aperto al pubblico la seconda e la terza domenica del mese, dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00.