Santarcangelo, Verucchio e Pennabilli: alla scoperta dei musei delle piccole cose.

Il nostro territorio, fra mare e collina, racchiude delle piccole perle di arte, curiosità e bellezza.

Oggi parliamo di tre bellissime località della Valmarecchia. Iniziamo da Santarcangelo, un antico borgo medievale lungo la via Emilia, a breve distanza da Rimini e dalle spiagge. È la città del maestro Tonino Guerra, famosa per le grotte tufacee, il turismo slow, le stampe artigianali, la cultura e i musei.

E proprio qui c’è un museo unico e straordinario, quasi una bottega dei ricordi, che racconta la storia attraverso un piccolo oggetto di uso quotidiano spesso sottovalutato: il bottone.

Al Museo del Bottone sono esposti quattro secoli di storia sociale, economica, politica, di costume e di moda con una varietà di oltre 14.000 bottoni provenienti dall’Italia e da 58 nazioni, coprendo tutti i continenti.

Il bottone è un oggetto che ha attraversato la storia, come dimostrano quelli dei Papi e della gerarchia ecclesiastica, quelli disegnati da Pablo Picasso per Coco Chanel negli anni ’20, e quelli donati dagli astronauti italiani Cristoforetti e Parmitano, che hanno regalato i bottoni delle loro polo spaziali, con i relativi documenti.

Da Santarcangelo ci spostiamo verso Verucchio, dove è possibile vistare un nuovo Museo situato all’interno del Torrione delle Mura di San Giorgio: il Micro, Museo dell’oggetto ritrovato.

Si tratta di un campionario di oggetti come piccoli giocattoli, tra cui soldatini, accendini, ciabatte da mare, contenitori di detersivo e altro, una raccolta e conservazione di oggetti e frammenti ritrovati sul letto del fiume Conca, relitti rigettati dalle burrasche invernali, fino ai ritrovamenti nei cosiddetti “non luoghi” come periferie urbane, stazioni ferroviarie, piazze e margini delle strade.

Questi ritrovamenti hanno ora una loro collocazione e si sono trasformati in piccole opere d’arte della memoria, dove questa volta è l’oggetto a compiere un’azione salvifica sull’uomo.

Il nostro viaggio continua verso l’alta Valmarecchia e si conclude a Pennabilli, una vera oasi naturalistica, con gran parte del territorio all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello.

A Pennabilli,si trova il più piccolo museo del mondo nella chiesetta dei Caduti, con un solo quadro realizzato da Luigi Poiaghi ispirato ai versi di una poesia di Tonino Guerra, “L’Angelo coi baffi”.

L’opera rappresenta l’Angelo “che non era capace di far niente”, una metafora di come ciò che viene ritenuto impossibile possa diventare realtà.

È un invito rivolto a tutti a inseguire i propri desideri, anche quelli che sembrano irraggiungibili.